Laboratorio di attività sonoro musicali
Programma
- Le radici della comunicazione umana: la relazione sonoro-musicale madre/bambino
- la cognizione del tempo da quello istantaneo alla padronanza delle strutture narrative
- il valore dell'improvvisazione sonoro-musicale per la conoscenza del mondo e del proprio potenziale espressivo
- i concetti di trovata, dispositivo e condotta nel pensiero pedagogico musicale di François Delalande
- il corpo che canta: le forme della vocalizzazione e della pratica di manipolazione del mondo per sfregamento, percussione, pizzico.
- esperienza esplorativa concreta con strumenti musicali storicizzati, informali, appositamente costruiti
- il valore della memoria implicita nel bambino 0-3 per la costruzione delle trame affettivo-emotive dell'uomo di domani
Obiettivo
il laboratorio si propone di prendere coscienza della possibilità per un educatore di servizi per la prima infanzia di utilizzare il linguaggio del e dei corpi sonori per promuovere lo sviluppo della comunicazione umana fondata sulle relazioni affettive, riconoscendone i profili, le forme, i carichi energetici investiti e prendendone possesso come il vero linguaggio empatico che può qualificare gli scambi intersoggettivi tra bambini e care giver. Attraverso la valorizzazione delle pratiche improvvisative, dei setting attrezzati, delle costruzioni di dispositivi sonoro-musicali accessibili, sicuri ed attrattivi si mira a consolidare alcune strategie utili alla professione educatore che non richieda competenze musicali specialistiche, ma solo una cassetta di strumenti capaci di condividere movimenti e suoni via via più complessi e articolati, così come sono i pensieri e le capacità di elaborare gesti necessari a dire agli altri che ci siamo e siamo inconfondibili.
Avvertenze
Bibliografia
Nuti G. (2021). Il bambino espressivo. Milano: Carocci